Arcobaleni sul mondo
di Giuseppe Rossi
ISBN: 978-88-6096-642-1
Formato: Rilegato
Genere: Poesie
Anno: 2011 - Mese: gennaio
Pagine: 96

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Sintesi

“Arcobaleni sul mondo” è una disperata richiesta di aiuto del singolo che affoga nell’indifferenza generale, senza una parola di conforto, un sorriso, una carezza. E’ un grido contro le ipocrisie sociali e religiose di una società dell’apparenza in cui il cristianesimo è vissuto come pura esteriorità senza vere emozioni interiori, senza applicare la Parola nella propria vita. E’ la denuncia di poca carità cristiana nei confronti del fratello handicappato, del sofferente, del portatore di problemi irrisolti nella sua vita…
La soluzione, a volte, è intravista dal poeta nei suoi sogni che parlano del Signore, della Sua benevolenza ma anche della Sua rabbia che finisce, però, quasi sempre col perdonare e concedere un’altra occasione all’uomo. “Dopo il temporale c’è sempre il sereno, all’orizzonte compare l’arcobaleno: dopo la notte, l’alba arriva puntuale; un nuovo giorno ripete il rituale”. L’uragano è passato, la natura ha sfogato la sua rabbia ancora una volta; a suggello di un nuovo patto del mondo con il cielo, compare l’arcobaleno.
Quella scala eterea e variopinta invita tutti a salire in alto, verso il cielo per uscire dalla dannazione esistenziale quotidiana ed inaugurare una nuova era sociale.

Giuseppe Rossi è nato ad Anzano di Puglia nel 1957 ed esercita la professione di medico ospedaliero a Foggia. È autore di una raccolta di poesie pubblicate dalla casa editrice Silver Press nelle antologie Poeti e Novellieri Contemporanei, Poeti e Novellieri 1990, Poeti e Novellieri 1991, Poeti e Novellieri 1992. Nel 2011 ha pubblicato un libro di poesie dal titolo Arcobaleni sul mondo con la Casa Editrice Kimerik. Nel febbraio 2017, on la stessa casa editrice, pubblica il suo primo romanzo Finché tornerà ancora l’alba.
Facebook Giuseppe Rossi 060357 e-mail grossi23@alice.it

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  • 20/03/2017 19:00:00 - Giuseppe Rossi presenta 'Finché tornerà ancora l’alba'
adriana rigillo, 1  gennaio  2011  00:00
Leggendo “Arcobaleni sul mondo” ho rivisto i gironi danteschi della nostra società odierna. Dall’inferno dei nostri comportamenti sociali dannati al purgatorio del diverso, dell’handicappato, che vive il mondo con sensibilità diverse dalla massa. Mi ha molto colpito la poesia dell’uomo invisibile che rinuncia ai suoi poteri ed ai suoi vantaggi (poter conoscere i segreti di ognuno) in cambio della normalità, tornare visibile, per poter parlare con qualcuno e non essere più solo; oppure la poesia dell’extraterrestre che comunica con il cuore ed i gesti anziché con le parole, e che, dopo disperati tentativi di entrare in contatto con gli abitanti del nostro pianeta, decide di tornare per sempre nella sua galassia. In “Arcobaleni sul mondo” si intravedono in ogni pagina spiragli di luce di un mondo migliore. Lo stupore dell’individuo di fronte a fenomeni naturali quali un cielo stellato, un temporale, la stessa vita, con la scoperta di un altro rovescio della nostra medaglia quotidiana. La poesia struggente dei ricordi, del mondo dell’infanzia, di come la vita sia stata profondamente diversa da quella che ci si aspettava da piccoli e del prezzo pagato per diventare grandi. Si sale verso i gironi più alti: la fede che trasforma chi ha la fortuna di incontrarla; il libero arbitrio e le scelte di ogni giorno; un profondo ottimismo verso l’uomo; i buoni sentimenti, le buone azioni, i buoni propositi seminati a piene mani ogni giorno perché germogli una società migliore... Sì, è proprio un bel libro: un concentrato di sentimenti, emozioni, ricordi; un’analisi dei nostri vizi ma anche la ricerca del nostro lato migliore. Un libro da leggere: non sarete più come prima!
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