“Tante volte, approfittando di attimi di pace, senza quella frenesia quotidiana che ordinariamente mi fa andare avanti per inerzia dovuta a una scaletta definita tempo prima, pensando e ripensando, si apre un dialogo con me stesso. In alcuni casi, quasi come se volessi segnare un solco nella mia mente, involontariamente alla fine scrivo una sintesi del dibattito accesosi
tra i miei pensieri. Una sera, fissando il fuoco del camino di casa mia, dopo diversi minuti di completo distacco dalla realtà, ho
scritto delle righe che poi ho conservato nel tempo”.