Il suo percorso poetico nasce dal dolore: egli inizia a scrivere le prime poesie dopo la fine di un grandissimo amore, vissuto per quattordici intensi anni. Subentra da subito la sofferenza, mista al senso di solitudine, e Giuseppe si isola dal mondo scrivendo la sua rabbia, le sue lacrime e il suo vuoto esistenziale.
Le sue poesie d’amore sono difficili da respirare, proprio perché vissute e sofferte in prima persona, ma il poeta trae dal suo dolore l’energia vitale per rinascere e per giungere, più maturo, alla propria serenità interiore.