La voce di Maia
di Angelica Laterza
ISBN: 978-88-6884-127-0
Formato: Rilegato
Genere: Narrativa
Collana: Percorsi
Anno: 2014 - Mese: dicembre
Pagine: 374

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Sintesi

Maia, proprietaria di un negozio di libri, conosce Saverio, insegnante di storia e giornalista nel tempo libero, entrato in possesso della copia di un diario scritto da una giovane donna di nome Maddalena, vissuta nel Medioevo. La lettura del diario e la visita dei luoghi in cui era vissuta la fanciulla turbano profondamente Maia, che comincia ad avere strane visioni…
Un romanzo onirico, che conduce il lettore negli abissi insondabili dell’esistenza singola e universale, alla ricerca del senso della vita e dell’amore; un percorso di meditazione e di crescita, sostenuto da una narrazione intensa e coinvolgente.

Angelica Laterza è nata a Putignano nel 1968.
Nel 2010 ha pubblicato “Racconti di un’Anima” per ilmiolibro.it
Nel 2011 ha dato alle stampe il suo primo romanzo “Fiori di Luce”, edito dalla Casa Editrice Il Foglio Letterario.

Leggi la biografia completa
  • Un''importante rivista "Le Muse" segnala "La voce di Maia" di Angelica Laterza come uno dei migliori...
  • Recensione per La voce di Maia", a cura del blog Nerd World Network.
  • Articolo sul romanzo "La Voce di Maia", e intervista all’autrice, sul giornale Extra Magazine del 6 ...
ANGELICA LATERZA, 3  gennaio  2016  00:00
“La Voce di Maia”: un titolo che già di per sé richiama il mistero, il fascino antico della storia che diviene evocazione potente e immediata di eventi lontani; una metafora che balza alla percezione come voce stessa della storia, di un popolo, di una umanità tradita, di un’epoca nella quale ricercare il proprio io perduto. In verità, l’autrice nel raccontare il viaggio onirico di Maia, la protagonista del romanzo, pur non essendone consapevole, con il suo intenso sentire, dipinge due mondi diversi e paralleli poiché la trama che si dipana durante il regno di Federico II di Svevia e che vede protagonista la giovane guaritrice Maddalena, in virtù della potenza evocatrice dei ricordi di Maia, si trasferisce quasi automaticamente, per associazione mentale, ad altra epoca, ad altra civiltà, ad altro popolo, vittime della “Santa Ignoranza” che con i suoi editti, le sue inique leggi, imperò per più di un secolo sulla gente inerme, seminando distruzione e morte laddove regnava soltanto la legge della natura, della pace, dell’armonia. In fondo, “La Voce di Maia” non è che un viaggio nella propria coscienza storica, alla ricerca di se stessi poiché come spiegava T. S. Eliot: Tutte le guerre sono una sola guerra, “le esperienze di una donna sono le esperienze di tutte le donne”. Ciò a voler significare che siamo tutti parte di quell’immenso oceano che è l’UNO. L’autrice, partendo dalla sua cittadina: Martina Franca, dove in una Libreria colloca i personaggi del presente: Maia, Flora, Saverio, Alessandro… in un alternarsi tra il mondo di oggi e quello di ieri, indaga e racconta quella parte dimenticata della storia pugliese, riscattandola dall’oblio per riportarla alla sua meritevole grandezza; quella grandezza che illuminò l’imperatore Federico II, uomo aperto alla conoscenza, dedito all’arte, allo studio delle scienze e soprattutto libero da ogni condizionamento religioso tanto da combattere quella “Santa ignoranza” che infine lo travolse. Le Vicende dunque che l’autrice racconta tra fantasia e verità storica si svolgono tra presente e passato, in particolare in quel tempo buio della storia pugliese e della storia europea che conobbe la ignobile brutalità di una Chiesa costituita, la quale nel vecchio come nel nuovo continente puniva e sterminava chiunque operasse fuori e contro di Lei. L’interesse di Angelica è particolarmente rivolto alle donne di quel tempo, un tempo terrificante dove il sospetto senza alcuna prova diveniva punizione incondizionata e martirio deliberato. La Chiesa puntava il dito sulle donne semplici che curavano con le erbe giudicandole Streghe diaboliche per le quali non vi poteva essere altra punizione che il rogo. Dunque, Maddalena diviene emblema di una condizione femminile sottomessa unicamente alle decisioni di un assurdo potere religioso. Condizione mai del tutto estintasi in alcuni Paesi del mondo contemporaneo. L’autrice con ingegnosa e motivata arte narrativa, trasferisce i suoi personaggi dal presente al passato e viceversa, così che il tempo diventa un unicum dove tutto vive in un eterno presente. Lei obbedisce a quella irrefrenabile volontà di indagare nella psicologia non solo dei personaggi ma anche degli eventi attribuendo a questi un’anima che vibra in sintonia con la coscienza di chi soffre, prega e subisce gli inganni, i tradimenti, le imposizioni dei più forti. La scrittrice diviene parte delle loro angosce, delle loro paure, del terribile dolore fisico e psichico perché solo attraverso la sua immedesimazione con i personaggi del romanzo, lei trova l’ispirazione per creare quei piccoli capolavori narrativi cui il lettore non può fare a meno di partecipare vibrando all’unisono con l’anima stessa del romanzo. Angelica mostra una inedita e originalissima abilità nel creare quegli intrecci narrativi fatti di sotterfugi, di colpi di scena inaspettati, di sottili e avvincenti giochi psicologici che appagano il lettore con un finale emotivamente distensivo e salvifico. Elena Quidello
ANGELICA LATERZA, 3  gennaio  2016  00:00
Un déjà vu, un tuffo nel passato. Un passato lontano già vissuto sotto altre forme, suoni, luci, colori… Una realtà sperimentata solo da alcuni, probabilmente anime elette, più sensibili e ricettive al moto dell’universo guidato dal Divino, dove si intrecciano misteri, significati da svelare, dove il bene percorre sentieri apparentemente inesplorati e l’anima sembra seguire richiami, barlumi… Un sogno che ne ha solo le sembianze, e che lentamente appare sempre più chiaro, vivido, all’interno del quale si animano inquietudini che inaspettatamente conducono alla conoscenza più intima e profonda di quella parte ignorata dell’animo umano che, anelando alla pace, all’amore, a Dio, svela finalmente le risposte a quelle domande da sempre ricercate. Teresa Laterza
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Premio Letterario Zafran , 2015
Vincitrice
IV Edizione del Concorso Internazionale di poesia, prosa, arti figurative 'La Finestra Eterea', 2015
1° Classificato - Sezione Prosa- libri -

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