La cultura dell'infanzia
di Tina Bruno
ISBN: 978-88-6096-175-4
Formato: Rilegato
Genere: Scuola
Collana: Kronos
Anno: 2010 - Mese: gennaio
Pagine: 112

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Sintesi

“La cultura dell’infanzia” è qualcosa che tutti dovrebbero conoscere e rispettare, è un mondo unico e straordinario, nel quale si pongono le basi per gli uomini di domani.
Tina Bruno, giunta al suo quarto contributo editoriale, realizza un lavoro assolutamente encomiabile: cerca di fornire alle giovani professionalità che si affacciano nel mondo della scuola dell’infanzia, e a tutti gli insegnanti che desiderano aggiornarsi, gli strumenti necessari per operare tra i bambini e con i bambini con efficacia, competenza e piena consapevolezza che il bambino non è solo un futuro adulto, ma è prima di tutto un bambino, con un suo specifico universo emotivo, psicologico e sociale e che all’interno di questo variegato universo gli adulti devono adeguatamente inserirsi con i loro contributi e le loro azioni finalizzate all’apprendimento.

Tina Bruno è nata ad Amaroni (CZ). All’età di tredici anni si trasferisce a Roma, città dove attualmente risiede e nella quale ha maturato una lunga esperienza di lavoro a contatto con i bambini degli asili nido. Con la casa editrice Kimerik ha pubblicato: Piccola raccolta (2006); Favole educative (2007); Il girotondo delle parole (2007); Il pesciolino curiosone (2007); Le parole della vita (2008); La cultura dell’infanzia (2008); Asili nido ed educatrici (2010); La pedagogia e l’opera educativa del nido (2011).

Leggi la biografia completa
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  • 28/04/2015 - Premio speciale per Tina Bruno al concorso Città di Rivoli
Livia De Pietro, 5  aprile  2011  00:00
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Recensione
“La cultura dell’infanzia” di Tina Bruno Edizioni Kimerik

La cultura di Tina Bruno è essenzialmente umanistica di stampo pedagogico che, abbinata alla professione insegnante, le hanno consentito di acquisire strumenti e abilità eccellenti per veicolare messaggi indubbiamente elevati sia dal punto di vista estetico che didattico.
E’ evidente, dalla sua produzione, che predilige, come tema caro e costante dei suoi scritti, quell’infanzia che ha curato e amato con tutta se stessa.
Avendo dedicato alla scuola dell’infanzia tanti anni della sua vita quindi, conosce bene il mondo dei bambini per cui, ne sono sicura, non struttura le sue storie fuori dei confini della psicologia dell’età evolutiva, anzi, ha ben presenti i meccanismi che compongono la costruzione della personalità durante l’ infanzia e le sue scelte stilistiche costituiscono la prova più attendibile di questa attenzione: in primo luogo, appare evidente la capacità di ricerca e l’abilità di sintesi nel riportare in questo testo documenti inerenti alla normativa vigente sulla scuola dell’infanzia.
Già la dedica rivela una spontaneità e freschezza d’animo che di solito gli adulti hanno perso. Di fronte a questo libro, pur se storditi dal ritmo di vita frenetico, intossicati dalle parole fatue e dalla tecnologia di questa nostra società, la trasposizione espositiva non solo riguarda consigli utili agli insegnanti, ma diviene occasione di una contemplazione rilassata, serena, cui concorrono sicuramente i valori morali, oltre che estetici, che l’autrice ha in sé.
Scrittrice di racconti, poesie e fiabe, ha conseguito numerosi riconoscimenti, ma del I premio “Speciale infanzia 2009” sez. narrativa, indetto dall’associazione M.A.R.E.L., deve esserne particolarmente fiera perché attesta il valore della sua professionalità dai connotati ben riconoscibili.
Questo libro, dal linguaggio apparentemente semplice, è invece molto elaborato perché trattasi di un enorme lavoro di ricerca cui corrisponde una sapiente struttura lessicale. E’ insomma vera e propria conoscenza dell’importanza dello strumento di consultazione che presuppone una certa competenza e chiara consapevolezza di una precisa strategia da applicare. Il testo rivela le radici in una predisposizione alla didattica e perciò sono un ancoraggio sicuro per il mantenimento del suo equilibrio etico e professionale.
Insomma questo, insieme agli altri elaborati precedenti, costituiscono un limpido spaccato dell’interiorità di Tina Bruno, un biglietto da visita che a colpo d’occhio denota un’intimità profonda, amante delle cose belle.
Il libro è perciò da considerare valido strumento di formazione per coloro che si apprestano all’insegnamento nella scuola dell’infanzia.
Livia De Pietro
(critica letteraria)



 

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