Non dimenticare di essere felice
di Margherita Musella
ISBN: 978-88-6096-427-4
Formato: Rilegato
Genere: Narrativa
Anno: 2010 - Mese: gennaio
Pagine: 230

Disponibilità immediata


16,00 €
Aggiungi al carrello

Sintesi

In questo romanzo le protagoniste sono tutte donne e ognuna si ritrova ad affrontare un dramma, più o meno grande, che segna irrimediabilmente la sua esistenza e ognuna di queste irriducibili amiche trova in sé la forza di non lasciarsi andare e di combattere le avversità.
Una storia di amicizia e di solidarietà, ma soprattutto di grande coraggio, quello che ci vuole per non dimenticarsi mai di essere felici.

Margherita Musella è nata sull’isola di Ponza, ha vissuto fino all’adolescenza sull’isola d’Elba e ora vive in Sardegna. Una costante nella sua vita: il mare, ma non solo, anche la lettura e la scrittura.Ha svolto diversi lavori e realizzato altrettanti sogni, l’ultimo: scrivere un libro.
“Ci beviamo un caffè?” è appunto il suo primo romanzo.

Leggi la biografia completa
  • Una brevissima nota scaturita della lettura del libro "Ricordati di essere felice" di Concetta D'A...
  • La recensione di Non dimenticare di essere felice di Margherita Musella. La recensione sarà trasme...
concetta D'ANGELO, 4  febbraio  2014  00:00
Ciao Margherita, sono passati pochi mesi da quando ti ho incontrata per la prima volta. In te ho scoperto la solarità,la dolcezza e la disponibilità verso gli altri.Ho letto il tuo libro molto volentieri ed anche velocemente ed ho provato a sintetizzare il mio pensiero in questa breve nota."L'altro come aiuto,l'altro come confronto, l'altro come chiave per affrontare i propri drammi personali." Perla aveva alzato lo sguardo oltre il proprio dolore, e, ci da un messaggio di solidarietà che apre il cuore delle persone che vivono pensando che solo donando si trova la felicità. tutto nell'atmosfera pulita, ariosa e soleggiata della sua amata Sardegna.
Jone De Luca , 4  dicembre  2011  00:00
Approfitto di questo spazio di tempo per complimentarmi per il tuo libro “ Ricordati di essere felice “ e dirti quanto mi abbia fatto compagnia durante il passato periodo invernale. Infatti, dopo una prima avvincente lettura, mi e’ piaciuto tornare sui passi piu’ salienti perche’ vi trovo coraggio, forza d’animo e pratici suggerimenti di vita per affrontare momenti difficili che a volte capita di dover incontrare. Nella storia della letteratura, forse per la penuria di scrittrici, poco e’ stato raccontato dalle donne, delle donne. Questa nuova visione del mondo che tu rappresenti rende interessanti i tuoi racconti che narrano storie vere in cui il dolore tocca a volte le note piu’ alte e dove si manifesta il coraggio indiscusso delle donne nell’affrontare momenti drammatici e di grande attualita’. La comunicazione fra le protagoniste mette in risalto una forza rigeneratrice che riesce a far superare ogni ostacolo. E’ proprio la forza tutta al femminile dei vari personaggi che, come in una vera risurrezione possono, aiutati dal sapere antico della collaborazione , approdare sempre ad una nuova serenita’ e ad un nuovo entusiasmo di vita. Ho trovato lo stile del libro scorrevole e con molte descrizioni che rendono la sua lettura assai piacevole. Alcuni tratti sono veramente toccanti e raggiungono un alto lirismo come nella poesia “ L’arcobaleno” e nel successivo dialogo fra Aurora e Perla dove sembra proprio di entrare in quel lago di pace, da te descritto, che si trova al centro di ognuno di noi. Tutte le storie alla fine si risolvono bene grazie ad un filo confidenziale che una fata misteriosa sembra magicamente tessere da un animo all’altro dando la possibilita’ di sostenersi a vicenda. Un’imminente nascita chiude i racconti con la promessa di una nuova storia o favola, chissa’?! Attendero’ con vivo interesse la nascita del tuo prossimo racconto.
ida verrei, 2  novembre  2010  00:00
Margherita Musella ci regala un'altra tenera storia di sentimenti. Ancora un mondo di donne, fragili, vulnerabili, ma anche forti e coraggiose nelle loro lotte quotidiane. “Condivisione”, è questo il filo che lega eventi e personaggi: condivisione del dolore, della gioia, dell’amore, dei piccoli e grandi drammi della vita. E così le storie si intrecciano, si incontrano, talvolta si sfiorano soltanto, ma sempre si riconoscono in quel bisogno di comunicazione empatica che si rivela soluzione magica ad ogni ansia, ad ogni tremore del cuore e della mente. In quel mondo prevalentemente femminile, si fa largo la figura dell’adolescente, il pavido ragazzo tormentato da una drammatica esperienza di bullismo che segna un confine nella sua vita: il passaggio dall’infanzia all’età adulta, dall’insicurezza e la paura, ad una presa di coscienza, alla consapevolezza di sé e del rifugio offerto dalla famiglia, insieme al suo potere salvifico. L’autrice si rivela abilissima nel tracciare i moti più nascosti, gli stati d’animo più remoti, le ansie, le lotte interiori e la difficile scalata verso la salvezza del giovanissimo protagonista, e lo fa con tratto leggero, delicato, cogliendone tutte le sfumature, riuscendo a trasmetterci un senso di struggente tenerezza. Si riconosce nella scrittura di Margherita Musella il suo stile personalissimo, fatto di lunghi monologhi e riflessioni interiori, con incisi, immagini, introspezioni, dove i personaggi si raccontano da sé, conducendoci lentamente verso il cuore della storia. Non indugia in descrizioni l’autrice, noi non sappiamo se Perla, Aurora, e Carla siano magre, grasse, alte o basse, bionde o brune, non sappiamo se il giovane Carlo abbia un ciuffo sugli occhi o i capelli rasati, né conosciamo la cucina di Perla o la camera da letto di Carla, eppure, man mano che si procede nella lettura, i personaggi ci diventano sempre più familiari, li sentiamo, li percepiamo, così come avvertiamo il calore della casa o l’aroma del caffè, e l’odore acre dell’olio e dell’aglio che sfriggono. Perché in questo sta l’abilità di Margherita: riuscire, con linguaggio semplice ed immediato, a condurre il lettore dentro il mondo che sta narrando. Che è poi il mondo dove è celato il segreto della felicità. Perché ogni vita può essere “una bella storia… o una favola… chissà…” Ida Verrei
franca poli , 4  novembre  2010  00:00
Non dimenticare di essere felice” è un motto, uno stile di vita, che ognuno di noi dovrebbe adottare per sé e per aiutare il prossimo. Ciò è quanto si coglie fra le pagine di questo bel libro, dove Stella, la protagonista, è una donna che fa del suo “pensiero positivo” un’arma potente contro le tristezze della vita, contro il dolore e per vincere la disperazione. Già perché arrendersi e non accettare con positività ciò che il destino ci riserva, significa perdersi. Occorre invece reagire, combattere e affrontare tutto in maniera propositiva. Questo è quello che ho appreso sfogliando, divorando, le storie di Elisa, di Carla o di Aurora, donne sfortunate che trovano in Stella un’amica preziosa. Un libro sicuramente singolare, pieno di buoni sentimenti dove la scrittrice dona se stessa e il suo affetto a chi sappia coglierlo. E questo è, a mio parere, il valore assoluto di questa piacevole lettura.Grazie Margherita
anna cutrino , 5  luglio  2010  00:00
Anna Cutrino Il tuo libro è stupendissimo l'ho finito,me ne son innamorata!! Anche io ho creato il mio cerchio d'amore x me... in più ho acceso una candela x te!! ...Il libro lo porterò con me x sempre, ovunque il mio destino mi porti ...kiss!! grazie x l'energia rinchiusa nel tuo libro!!"
DONATELLA ZENGA, 5  luglio  2010  00:00
Donatella Zenga ho letto "Non dimenticare di essere felice.Ho terminato il terzo libro di Margherita e vi dico che mi è piaciuto molto,forse più dei primi due! Non sono del mestiere,ma mi sembra che Margherita sia cresciuta come scrittrice,lo stile è certamente più asciutto,ma va sempre dritto al cuore e ci incatena pagina dopo pagina alle vicende dell protagoniste. Questa volta le storie sono più forti,più drammatiche,ma comunque terribilmente attuali e,purtroppo,facilmente possibili nella vita di ognuna di noi.C'è Aurora a cui vengono uccisi i due bambini,Elisa che combatte con una grave malattia della figlia e deve prendersi cura della nipotina,Carla con un marito malato e scorbutico che le rende la vita impossibile,Perla,che poi fa da collante tra queste donne,che vede la sua vita semplice e serena stravolta dai problemi del figlio Carlo.Sono storie difficili,ma tanto attuali,storie di donne che soffrono,ma che non dimenticano che esseri felici è sì un diritto,ma anche un dovere verso loro stesse e i loro cari.Mi ha molto colpita un'idea di Perla che vuole creare con queste sue amiche,una rete di pensieri positivi,una sorta di catena d'amore che faccia si che,quando una di loro attraversa un momento buio,possa contaresui pensieri delle altre,pensieri postivi o preghiere,come ci dice l'autrice "Come vuoi tu,se per te il pensiero è preghiera,va bene,ognuno vede la cosa come vuole a suo piacimento." Brava Margherita!ma ora muoviti a scriverne un altro!
norma angioi, 2  febbraio  2010  00:00
QUANDO SI SCRIVE DELLE DONNE BISOGNA INTINGERE LA PENNA NELL'ARCOBALENO.QUESTO TERZO LIBRO DI MUSELLA MARGHERITA MI FA CAPIRE QUANTA FORZA HANNO LE DONNE!!!! NORMA ANGIOI
SERENA CORTIVO, 6  febbraio  2010  00:00
I PERSONAGGI TI TRAVOLGONO, LE LORO STORIE TI CATTURANO, TI TRASCINANO, TI SEDUCONO, TALORA TI ANNIENTANO. ALLA FINE DEL PERCORSO TI TROVI DOVE LORO VOLEVANO PORTARTI, E SCOPRI CHE E' PROPRIO DOVE TU VOLEVI ANDARE: VERSO LA LUCE. LA LUCE PUO' ESSERE UN LIETO FINE, O PUO' ESSERE LA SPERANZA. QUESTA TERZA CREAZIONE DI MARGHERITA E' LA STORIA DI TANTE VITE, FORS'ANCHE SIMILI ALLA NOSTRA, ED OGNUNA HA UN EPILOGO POSITIVO, GRAZIE ALLA FORZA DELL'AMORE E DELL'AMICIZIA CHE LE LEGA. CIASCUNA CI RICORDA UNA GRANDE VERITA': PER SCOPRIRE IL FINALE DELLA VITA BISOGNA VIVERE.
norma canton, 7  gennaio  2010  00:00
BUONGIORNO A TUTTI,IO SONO UNA LETTRICE QUALSIASI!DI QUESTO LIBRO HO ASSORBITO UNA SOLA RIGA CHE PER ME VALE UNA FORTUNA,UN INSEGNAMENTO,UN ESEMPIO DA TRASMETTERE AI NOSTRI GIOVANI.RINGRAZIO MARGHERITA MUSELLA E IL DESTINO CHE MI HA FATTO LEGGERE QUESTO SUO NUOVO LIBRO . "DICE IL NONNO<>. IL LIBRO E' BELLISSIMO -CON AFFETTO- NORMA CANTON
Anna Mocco, 7  gennaio  2010  00:00
Una delle cose belle di queste storie di vita,raccontate con un linguaggio semplice e lineare,è l'essere accompagnati per tutto il percorso da uno spirito nobile,leale e disponibile,che racchiude il sogno di un'amicizia che tutti desideriamo.Altra cosa affascinante è il pensiero positivo quale "cura" reale per i malesseri dell'anima. Margherita, sei grande! Anna
Per inserire un commento devi effettuare l'accesso

DELLO STESSO GENERE