Dov'è quel destino?
di Lumturi Plaku
ISBN: 979-12-5466-828-3
Formato: Rilegato
Genere: Narrativa
Collana: Percorsi
Anno: 2025 - Mese: gennaio
Pagine: 198

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Sintesi

Il romanzo Dov’è quel destino è un libro in cui, ricordando pezzi diversi della propria vita, l’autrice Lumturi Plaku riporta la sua biografia dolorosa, intensa e potente. È quella di una donna che ha sperimentato in prima persona le atrocità di un regime feroce, determinato a negare ogni libertà ai propri cittadini; si parla del dolore di dover abbandonare la terra natia per inseguire un figlio e del sogno e della speranza di una vita migliore, per sé e per i propri cari, ma anche delle difficoltà quotidiane legate all’inserimento in una nuova realtà e nel mondo del lavoro, del ruolo genitoriale, delle diversità culturali e, non da ultimo, anche di gravi problemi di salute.
Arrabbiata per colpa delle “martellate” ricevute dalla vita e stanca della durezza di certe situazioni contro cui ha dovuto combattere, l’autrice spesso è diventata triste, fino alle lacrime, ma ha sempre veicolato quella forza adoperata nel combattimento per incoraggiare e calmare sé stessa. La sua voce interiore le chiedeva di resistere, di essere sorridente, ironica, di non far vedere agli altri i suoi problemi.
Spesso la sua voce interiore la faceva ragionare e la induceva a paragonare il suo male a quello di tanti altri. Così la tranquillizzava, perché sappiamo che il male non ha limite e che può esistere sempre qualcosa di peggio rispetto a ciò che siamo chiamati a sopportare.
Triste e stanca delle sofferenze del presente e del passato, un giorno l’autrice, come se volesse esaminare la sua vita, decide di mettere per iscritto certi periodi che hanno lasciato segni inguaribili nel suo cuore. Poiché sono tutti momenti brutti e tristi, per ammorbidirli decide di sostituire quella voce interiore, che di solito le dava coraggio e la faceva riflettere, con il suo destino. Attraverso le parole del destino l’autrice esprime così la sua filosofia nei confronti della vita: anche se purtroppo è triste e dura, essa va affrontata con energia e dignità.

Lumturi Plaku è nata a Konispol, Sarandë, Albania e ha abitato a Durazzo fino al 6 marzo del 1991; poi, insieme a suo marito e alla bambina di dieci anni, è dovuta partire alla volta dell’Italia per seguire suo figlio sedicenne, scappato da solo il giorno precedente.
È nata in una famiglia di intellettuali e grandi patrioti; tutti i suoi parenti hanno lottato per difendere la propria patria. L’ultima guerra combattuta è stata quella contro il fascismo. Suo padre è stato ferito e internato sei mesi nel campo di concentramento tedesco di Selenicë. È riuscito a evitare la morte e, dopo la liberazione, a tornare dalla sua cara famiglia e nella sua terra. Lui amava la libertà e la vera democrazia. Ha visto che nel suo Paese niente procedeva in modo positivo, c’erano molte contraddizioni e lui non accettava la dittatura terribile che la popolazione era costretta a subire per colpa del nuovo governo. Per le sue idee, ben chiare, riguardo alla libertà è stato arrestato e, dopo un anno, in seguito a un processo a porte chiuse, è stato condannato a morte come nemico pericoloso del partito. Dopo questa sentenza anche alcuni dei suoi fratelli sono stati condannati e persino la sua famiglia e i parenti sono stati perseguitati; le loro case e tutti i beni sono stati confiscati e la loro vita è finita in miseria.
In quel periodo è cominciato anche il calvario di Lumturi, che da piccola ha conosciuto e subito la persecuzione. Di conseguenza, nel suo Paese, per colpa della mancanza di libertà, non ha potuto esprimere i suoi pensieri, né scrivere o realizzare i suoi sogni.
Arrivata in Italia, ha riempito i polmoni non solo di ossigeno ma anche di quella libertà tanto desiderata. Fra gli innumerevoli lavori e i diversi impegni, nel 2005 si è diplomata come mediatrice interculturale. Ha portato svariati contribuiti nel campo dell’emigrazione e fatto l’impossibile per risolvere problemi derivanti dalla diversità culturale.
Con un cuore grande e instancabile, aiuta il prossimo. Proprio per questo, dal Comune di Piacenza, dove abita da trentaquattro anni, è stata scelta fra le donne della città ed è stata premiata con il premio NADA.
Nelle scuole, nelle TV locali e in diverse feste ha organizzato e presentato orgogliosamente la cultura, le tradizioni e i costumi del suo Paese.
Poiché da sempre ama l’arte, parallelamente ad altri impegni ha cominciato a scrivere poesie nella sua lingua e ha pubblicato, uno dopo l’altro, diversi libri. Ha partecipato a diversi progetti per le scuole e ha cominciato a scrivere libri anche in italiano. Per le sue poesie ha ricevuto diversi premi, nel proprio Paese e anche in concorsi italiani.
Tutti i suoi volumi sono stati apprezzati ed è stata invitata a promuoverli non solo in diverse città d’Italia e Albania, ma anche in Kosovo, Macedonia, Austria, Svizzera.
Il suo romanzo Cronaca di una condanna a morte è stato premiato tre volte in Italia e una volta in Svizzera.
Subito dopo la pubblicazione, anche il libro di ottanta poesie, Stanotte non dormo, è stato premiato dalla Casa Editrice Jacopo Lupi Editore.
Dov’è quel destino? è il venticinquesimo libro di Lumturi Plaku.
L’autrice sta inoltre traducendo in italiano il romanzo Margherita, mentre un nuovo romanzo nella propria lingua è già pronto per la pubblicazione.

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