Sociologia della pandemia
di Gianni Di Giacomantonio
ISBN: 978-88-5516-461-0
Formato: eBook
Genere: Medicina e scienze
Collana: Officina delle idee
Anno: 2020 - Mese: aprile
Pagine: 110

Disponibile anche in formato rilegato


7,70 €
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Sintesi

Anno domini duemilaventi. Venerdì 13 marzo. Il mondo non sarà più quello di prima. Sempre più persone sono convinte che la pandemia da Coronovirus 19 cambierà il corso della storia. Una particella grande, più o meno, cento nano-millimetri in grado di rivoluzionare decenni di impalcature e sovrastrutture ideologiche, culturali, economiche, sociali, politiche e militari.
Un appuntamento con la storia, uno dei fatti che può avere un effetto rivoluzionario, di cambiamento epocale. E per rivoluzione si deve intendere il deciso superamento delle logiche, ideali e materiali, di organizzazione della vita umana, così come si è sviluppata negli ultimi decenni.
La percezione che la vita umana non sia gestibile attraverso il solo razionalismo scientifico, la tecnologia, la società totale, che organizza ogni frazione di essa, è il sentimento che si propaga con una contagiosità maggiore di quella del virus.
Le persone, forse per la prima volta nella vita, somatizzano il significato pieno della paura, del fato, della casualità, dell’impotenza, come in un mondo in cui l’essere umano non è il dominus, ma semplicemente una delle sue espressioni vitali. Il mondo contro un microrganismo acellulare e parassita che, colonizzando i polmoni delle persone, intende mettere in serie crisi l’intero panorama globale. Insieme ai suoi convincimenti, le norme di diritto naturale e quelle codificate, il significato più intimo di benessere economico e sociale, la tenuta dei sistemi ad orientamento individualista - liberale rispetto alle residue architetture a benessere sociale diffuso. Un giudice che non intende, in queste ore, ascoltare le difese di parte. Prima, intende comminare sanzioni definitive, senza rispondere – in alcun modo – alle migliaia di miliardi che il mondo ha riversato, con esito spesso positivo – nel contrasto alle malattie, calcolando – sempre – che l’eugenetica poco può innanzi all’evoluzione contestuale e dinamica della natura. Non vi è ancora il senso di ciò che ci si appresta a vivere. E’ difficile per ciascuno pensare oltre il domani. Intanto, in Italia è tempo di coprifuoco. Chiusi in casa, come un passo indietro nella storia. Con molte comodità, certamente, ma con le stesse angosce che hanno animato, per secoli, la natura umana. Ora, il tempo c’è. Per riflettere su ciò che sarà, sul mondo che intendiamo ricostruire dopo che la pandemia avrà minato le basi delle strutture occidentali. In tale direzione, vi sono evidenti segnali, che noi intendiamo approfondire, con quel pizzico di immaginazione e contestualità che connaturano le menti italiche in stato di otium. Solo ieri, la Borsa di Milano ha fatto registrare un meno diciassette per cento, un tonfo che non si ricordava da lustri. Solo ieri (12 marzo) il presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde, ha fatto intendere che chi detiene i cordoni della borsa non intende fare da defibrillatore alle economie morenti. Solo ieri, i nuovi casi di Covid-19, in Italia, sono aumentati di circa il 20 percento rispetto al giorno precedente. Solo ieri, la Regione Lombardia – ovvero il Land con il migliore e più attrezzato sistema sanitario su base nazionale – ha fatto sapere di essere al limite delle proprie possibilità di assistenza intensiva.
Solo ieri il Paese ha incrociato la strada dell’autoisolamento. Solo ieri, le altre nazioni occidentali hanno iniziato a comprendere gli effetti della pandemia virale. Solo ieri, il Primo ministro britannico Boris Johnson ha dichiarato che in molti moriranno e che il miglior modo per contrastare la pandemia sarà l’immunità di gregge. Il mondo dinanzi al potere della natura.

Gianni Di Giacomantonio, sociologo, è professore a contratto di Scienze sociali ed economiche presso l'Università de L'Aquila.
Tra le sue pubblicazioni, Sicurezza nazionale: verso l'intelligence integrate, edito da Kimerik (2018) e Guerra economica e servizi di Intelligence (Kimerik 2018).

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