Vincenzo Santamaria
Vincenzo Santamaria nasce nel 1943 a Jonia Giarre, in provincia di Catania, maggiore di tredici figli. Nel 1960 lascia la Sicilia con la classica valigia di cartone degli emigrati di talento e, dopo aver svolto i più svariati lavori, entra nel mondo della ristorazione frequentando la scuola alberghiera in Svizzera. In seguito, gestisce svariati ristoranti in Germania e in varie città del Nord Italia tra cui Milano, Varese e Canobbio (lago maggiore) e, quindi, a Montecarlo. Attualmente gestisce un ristorante a Pattaya City (Thailandia), dove convive con una splendida compagna che gli ha dato due bimbi: Marcello e Giada. Anche se lontano dal suo paese, dove ha tuttora la famiglia di origine con i figli Giuseppe, Annalisa ed un cospicuo numero di nipoti, Vincenzo Santamaria non può fare a meno di rievocare certi episodi della sua infanzia, nella speranza che determinate situazioni non abbiano più a ripetersi e che, in un futuro non lontano, gli abusi sui minori scompaiano definitivamente da ogni contesto sociale e territoriale. La vendetta del bambino è, infatti, la rievocazione biografica dell’infanzia dell’Autore, che, senza nulla lasciare all’immaginazione, denunzia i soprusi, le angherie e le violenze subite in Sicilia negli anni ’50 in un ambiente omertoso di braccianti, contadini e carrettieri. Il dolore e la rabbia si trasformano in desiderio di vendetta e il bambino bistrattato riesce a diventare, a sua volta, spietato come i suoi aguzzini. Il fascino e la bellezza delle figure femminili evocate nel libro mitigano la crudezza dell’ambiente rurale descritto da Santamaria sino a diventare, dette figure, le vere protagoniste del romanzo, nel quale dispensano un sottile erotismo grazie al sapiente gioco di chiaroscuri letterari utilizzato dall’Autore attraverso il dialetto della zona di origine, restituito al lettore nella sua purezza.

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