Giuseppe Caroli
Giuseppe Caroli è nato a Bari il 24 marzo 1956 da Mario e Pina, secondo figlio dopo la nascita, nel 1953, della sorella Adele. A cinque anni si iscrive alle scuole elementari presso le suore di clausura dell’Ordine benedettino di Santa Scolastico. L’educazione cattolica produce la nascita di un profondo quesito che il Nostro risolverà grazie a una fulminea intuizione verso i 45 anni: perché Jahvè preferiva tanto Abele a Caino? Che gli aveva fatto quel poveretto? Dopo decenni di tormenti la risposta, come anticipato, arriverà come un fulmine a ciel sereno: perché sì!!! Ciò chiuderà gli interessi filosofici e teologici di Caroli che si appassionerà alla letteratura adeguata all’età (Salgari, Dumas, e in seguito la fantascienza nobile, quella che odia gli effetti speciali, ma che tratta temi psichici e sociali, in particolare Philip Dick e Robert Sheckley). Con l’Adolescenza e il passaggio dalle medie al Liceo Scientifico gli interessi si ampliano comprendendo in particolare Erich Maria Remarque, Georges Simenon, Rex Stout, Joseph Roth, Dino Buzzati, Cesare Pavese, Pierpaolo Pasolini. Anche il cinema diviene motivo di interesse, in particolare Federico Fellini, Gillo Pontecorvo, Francesco Rosi, il Bergman del Settimo sigillo, i vituperati Steno e Camillo Mastrocinque, Alejandro Jodorowsky, Joseph Losey, Orson Welles, Roman Polanski, l’idolatrato Woody Allen, gli inglesi della nuova generazione, e, soprattutto l’Espressionismo con Murnau, Dreyer, Lang, Bunuel, René Clair. Dopo qualche anno vi è il tuffo nel realismo magico sudamericano: Gabriel Garçia Marquez, Manuel Scorza, Mario Vargas Llosa, Sepulveda. Iniziano anche alcuni timidi tentativi di imitazione, falliti miseramente. Dopo il liceo, Caroli si iscrive alla Facoltà di Medicina e Chirurgia, non perché interessato all’arte di Ippocrate, ma per amore puro per la fantomatica Psiche. Iscrittosi a Bari, si trasferisce nel 1977 a Modena, università meno affollata e più frequentabile. Si laurea nel 1982 e nel 1983 entra nella Scuola di Specializzazione in Psichiatria e nella Scuola di Psicoterapia sistemico-relazionale, sede modenese della Scuola di Milano (Boscolo e Cecchin). Nel 1986 si specializza in psichiatria e termina la scuola di psicoterapia, iniziando il Training in Didattica di psicoterapia. Ancora oggi ringrazia coloro che considera i suoi inimitabili maestri: Giovanni Jervis, Giampaolo Lai, Gianfranco Cecchin, Carlos Sluzki. Nello stesso anno si unisce in matrimonio con Grazia Tondelli, anche lei psichiatra, con la quale è tuttora felicemente sposato. Nel 1984 inizia a lavorare presso la Casa di Cura Villa Rosa, convenzionata con l’Ausl di Modena. Dopo cinque anni, in seguito a regolare concorso (estrema rarità nell’ambito dei concorsi pubblici italiani), prende servizio presso il Centro di Salute Mentale di Correggio (RE), dove presterà servizio per dieci anni, tranne uno durante il quale lavorerà presso il CSM di Mirandola (Mo). Nel 1998 si licenzierà dal Servizio Pubblico e lavorerà per altri cinque anni presso la Casa di Cura Villa Rosa. Dal 2003 si dedica ad attività libero professionali e di formazione. Dal 1991 ha iniziato l’attività didattica in Psicoterapia sistemico-relazionale, gestendo gruppi di formazione presso le sedi di Modena e Cesena. Tale attività durerà dieci anni circa, concludendosi nel 2006. Altre attività formative sono state, negli anni duemila, corsi di Comunicazione Umana rivolti agli educatori, su mandato della Regione Emilia Romagna, un corso della medesima materia riservato agli aspiranti Responsabili di Comunità Terapeutiche, due anni di Supervisione Clinica agli operatori del Servizio Sociale di Modena operanti nell’ambito dell’Assistenza Domiciliare, consulente psichiatra presso la Residenza La Rotonda di Correggio, riservata ad adolescenti problematici, formazione di un gruppo di medici di base su L’approccio relazionale al paziente psichiatrico e diverse Supervisioni Cliniche individuali nel contesto libero-professionale, attività che svolge tuttora. Nel frattempo, l’interesse per il cinema e la letteratura non è mai scemato, rinnovandosi con amore per Gadda e Campanile (scoperti un po’ tardivamente) e i film di David Cronenberg, Del Toro e i fratelli Coen. L’attività di scrittura inizia all’improvviso (dopo i tentativi adolescenziali) nel 2001, anno durante il quale scrive Non si può tradire il blues, Abbasso l’olio d’oliva e Gezz. La scrittura non è finalizzata alla pubblicazione ma a esigenze di verifica della propria creatività, connesse a esigenze vagamente satiriche riguardo i classici noir. Alcune persone di sua conoscenza riescono a leggere il materiale prodotto rimanendone favorevolmente colpite e iniziando un tentativo di convincimento allo scopo di sottoporre i tre lavori alla valutazione di qualche casa editrice. Purtroppo, viene scelta un’azienda di produzione di massa che, pur manifestando un giudizio discretamente positivo, sentenzia l’improponibilità dei tre romanzi a un pubblico che non sia “di nicchia”. Caroli, che aveva previsto un esito simile, riprende a scrivere per soddisfare esigenze personali. Dopo alcuni anni, sempre per non rifiutare la proposta di un amico, propone Non si può tradire il blues alla piccola azienda romana Albatros che nel 2014 lo pubblica. Alcune reciproche incomprensioni, portano il Nostro a cercare un nuovo editore e si imbatte in Kimerik, della quale lo colpiscono favorevolmente il nome e la nascita sicula (e in seguito la professionalità). In questo modo inizia la collaborazione che dura tuttora. Nel 2017 esce La breve storia di Mimì Italiano, scritto nel 2004, nel 2019 Abbasso l’olio d’oliva, nel 2020 Gezz (con diciannove anni di ritardo rispetto alla sua scrittura), nel 2021 Tango?, scritto nel 2008, e nel 2022 il primo dei previsti cinque volumi di Cinema e Psiche: L’Io e la sua Ombra, scritto nel 2011, ma aggiornato fino alla data di pubblicazione. In attesa di stampa vi sono anche quattro romanzi e una quindicina di racconti.

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