Silvia Sestito, nata il 26 luglio 1961, vive a Reggio Calabria dove svolge la professione di docente nelle scuole secondarie di primo grado. Brillante pianista, ha svolto un’intensa attività concertistica. È stata dirigente tecnico con funzioni ispettive presso il Ministero della Pubblica Istruzione, Direzione Generale della Calabria. Impegnata sui temi di psicologia sociale, dell’educazione e della formazione, nonché dell’innovazione tecnologica, ha collaborato con l’“Istituto Regionale di Ricerca Educativa per la Calabria”. Nella sua intensa e poliedrica attività sociale, culturale e professionale ha fatto esperienza sindacale nella qualità di dirigente provinciale e nazionale e si è occupata, ricoprendo vari ruoli istituzionali a livello locale e nazionale della promozione dei diritti umani e della cultura facendo parte, tra l’altro, del comitato di coordinamento dell’“Accademia d’arte drammatica della Calabria ? Scuola di teatro di Palmi” in rappresentanza del Consiglio regionale della Calabria e svolgendo un’intensa attività di pubblicista. Ha già manifestato il suo impegno di poetessa dal profilo inconsueto con le raccolte Piani Paralleli (Laruffa Editore, Reggio Calabria 2001) e Il Pensiero Dominante (Iride Edizioni, Rubbetino editore, Soveria Mannelli 2003), Del Tempo oscuro (Casa Editrice Kimerik 2009), Ventidue soli (Fondazione Sperimentale Reggina 2012). Presente nelle antologie Cuori nella rete (Kimerik 2009), Poeti italiani (Kimerik 2015), Lettere d’amore (Kimerik 2016), Amore e Psiche (Kimerik 2017). Ha pubblicato numerosi articoli per la Gazzetta del Sud, Il Quotidiano della Calabria, Il Domani, Il Giornale di Calabria e per il quotidiano on line Still.it oltre a contributi di cultura storico - musicale per il mensile Il Quaderno. Ha collaborato con diverse riviste e per la pubblicazione di libri a carattere tecnico - pedagogico, tra cui Riforma e didattica diretta da Franco Frabboni e pubblicato Scuola, famiglia e territorio nella logica della Legge 53/2003 (Grafiche Femia 2005). Nel 2002 è stata insignita della “Mimosa d’argento” per la Letteratura e nel 2003 del premio intitolato a Domenico Napoleone Vitale per la Poesia in lingua e del “Premio G. Dessì”.