L'albero viola
di Francesco Romano
ISBN: 978-88-6096-941-5
Formato: eBook
Genere: Narrativa
Anno: 2013 - Mese: giugno
Pagine: 175


5,30 €
Aggiungi al carrello

Sintesi

Quando hai un tesoro cerchi di nasconderlo,
perché nessuno lo possa trovare.
Ma chi può rubarti un sogno?

Alicia la incontrai per caso, una sera di due anni fa, in un locale del centro di Città del Messico, il famoso Yuppies Sport Bar della Zona Rosa. Lei era con due amiche e stava armeggiando con un bicchiere altissimo e sottile nel quale luccicava uno strano miscuglio verdastro fluorescente, che risplendeva come una torcia alla luce nera di una lampada di Wood. La notai subito: sui trent’anni, capelli castani lunghi fino alle spalle, occhi marrone, profondi. Viso dolce, anche se un po’ malinconico. Il suo corpo poi era pressoché perfetto, ingentilito da un vestido lungo, elegantisimo. Di un dolce e delicato color rosa... Sembrava una modella o un’attrice, o, forse, l’una e l’altra...

Sono nato nella seconda metà del secolo scorso. E l’ho fatto nella mia unica, fantastica città: Napoli.

E la napoletanità mi ha afferrato il cuore e me l'ha tenuto stretto. Infatti anche oggi che sono passati troppi anni da quel giorno, ancor oggi nonostante io viva in Messico, mi sento ancora più napoletano di prima, se la cosa fosse possibile! Ed infatti ho scelto di vivere nella città messicana più simile a quella di Napoli: la città di Veracruz.

Detto questo, ora non mi resterebbe altro che raccontare qualcosa di me finendo con il dire una montagna di "cavolate" che servirebbero solo ad annoiare gli altri e a tentare invano di soddisfare la mia stupida vanità.

Però io non cado in questo perché so che tutti noi abbiamo una sola occupazione: impreziosire il nostro ego, sporcarndo gli altri. Quindi, io so che nessuno avrà interesse ad ascoltare i miei sproloqui elogiativi!

Posso dire solo che ho fatto una vita strana, quasi all’inverso… dove sono stato serio da ragazzo e pazzo da vecchietto….

Ed ho scritto molto. Sono arrivato a sei libri, quando il mio dovere sarebbe dovuto essere quello di fare conti, o amministrare società, però non ci sono riuscito. E morirò domandandomi che cosa avrei dovuto fare, invece…

Scrivere è una cosa difficile, se non ti riempie l‘anima.

E la mia ultima domanda è proprio questa: l’ho riempita… l’ANIMA?????

Leggi la biografia completa
Nessun commento inserito
Per inserire un commento devi effettuare l'accesso

DELLO STESSO GENERE