Lu-c'è Ombra
di Lucrezia Maggi
ISBN: 978-88-6096-129-7
Formato: Rilegato
Genere: Poesie
Collana: Varia

Pagine: 68

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Sintesi

Curiosa, fin da piccola, di ogni aspetto della realtà, anche secondario, mi sorprendeva la bellezza e la complessità delle meraviglie che mi circondavano e gioivo nello scoprire che, in fondo, anche il mio “essere” ne faceva parte. Occhi curiosi i miei, sempre alla ricerca di un perché, di un qualcosa che suscitasse in me, emozioni e vibrazioni.
“Guardare oltre, senza fermarsi troppo a compiangere gli altri e se stessi”.
A chi mi chiede se mi sento “poetessa” semplicemente rispondo con un sorriso.
La posizione del poeta è spesso quella di un ardito cantore che non si limita a descrivere la realtà, né l’accetta per quello che è, con le sue luci e le sue ombre, né osa intuire segreti e misteri destinati a rimanere tali ma, viaggia dentro le parole, dentro la sua “essenza”, cedendo spesso al richiamo dell’azione e dell’ideale…
Così è per me. Così vivo la poesia.
Lu-c’è ombra, dunque?

Luce e ombra.

Semplicemente, dentro le parole, oltre la realtà. Immagini e parole.
Oltre le luci, oltre le ombre!

Lucrezia Maggi, poetessa e narratrice tarantina, ha pubblicato: nel 2007 il racconto “La Signora degli Ulivi”, la raccolta poetica “Lu - c’e ombra” (Casa Editrice Kimerik) e “100 SMS by Luna” (Edizioni Il Filo); nel 2008 la raccolta poetica “Una Piccola Poesia”; nel 2009 il romanzo “Seducimi” (Casa Editrice Kimerik). Numerose le sue partecipazioni ad antologie e a premi letterari nazionali e internazionali con inediti poetici.

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Edna Magenga, 4  gennaio  2010  00:00

Nota  critica su Lu-c’è ombra di Lucrezia Maggi
 

A chi e per chi è poeta  il poeta?
Non certo per chi è accanto nelle ore del giorno e della notte?
la quotidianità oscura la visione. Non certo per chi la vita la usa poiché le cose, nella loro immobile atomicità, non sono trapassate dalla luce. Non certo per chi mette la mente  in testa  al cuore, perché il pensiero parla a voce troppo alta.
Dunque, per chi e a chi servono i Poeti?
Leggiadri e lungimiranti, assolutamente inadeguati ai fatti crudeli della Vita, per uno strano miracolo, un’alchimia divina, riescono a sopravvivere e a circolare ancora fra questa umanità sconfitta e dura.
E te li vedi così, arrivare all’improvviso come usciti da un mare di spuma, inattesi, occhi lucidi e smarriti, vestiti di un fascio di versi e un nodo in gola?stupefatti di destar sorpresa e battimani, emozionati e un po’impauriti. Così i versi di Lucrezia; viaggiano fra stanze di casa e di cuore, fra strade  consumate da un’attesa che sembra non finire.
Si aspetta sempre qualcosa e sapendo aspettare qualcosa sempre arriva!
L’Amore dipinto dagli occhi dell’Anima ritrasforma in un respiro che i  versi trasformano in sussurri per non essere perduti, dimenticati;giocano a rimpiattino in un quasi-buio e pare che ridendo si chiamino :
 
  Lù-c'è ombra? 
                           ...Ma ancora per poco!
 
 

Edna Magenga, pittrice e poetessa
 

Fernanda Ferilli Melchionne, 4  dicembre  2009  00:00

Lù, c'è...

Assorta in un pensiero immaginario,a piedi nudi...
accoccolata in seno ad uno scoglio
lo sguardo mio,scrutava l'orizzonte
mentre,il mormorio sommesso delle onde,
a ritroso fluttuare,
languido si assopiva sulle sponde
...
Ammiravo il chiarore delle stelle,
sormontato dal buio fitto della notte,
quando,con guizzo scivoloso,
rivestita d'oro e d'argento,
laminato dai brevi tocchi d'una luna piena...
Tra il vagare di luci ed ombre,
si adagia accanto a me una Sirena
che mi sussurra:
"Sono Lù...
io vago tra i fondali o tra le nubi,
alla ricerca dell'Isola che non c'è..."
...
Ed io intanto commossa,
mentre veloce scompariva ai miei occhi,
immergendosi tra le onde...
Le sussurro dietro:
"Quell'Isola che ti procura dolore
Lù,c'è...
ma esiste solamente nel tuo cuore.

Dicembre 2009 - Versi ispirati dalla lettura della mia silloge Lu-c'è ombra.Di Fernanda Ferilli Melchionne,attrice filodrammatica,poetessa e compositrice musicale.

 

Giovanni Amodio, 7  ottobre  2009  00:00
Luce e ombra – Lu – c’è ombra
"L'unanime paura dell'ombra" individuata da Borges, contrasta e conferma l'affermazione di Dionisio (da "Le Baccanti" di Euripide),"Divina è l'ombra" per ritrovarsi quale contraltare con trattino di congiunzione,nella definizione originale di "LU-C'E'",nella silloge poetica della poetessa tarantina LUCREZIA MAGGI,che correda il suo libro di speculari immagini fotografiche trasfigurate dall'obiettivo di Gabriele Candido e del Gruppo "Guarda". Ora che abbiamo appreso per titolo e per contenuto che Lu (Lucrezia) c'è,ritroviamo la splendida idea del Montale quando dice: "Ma è possibile lo sai,amare un'ombra,ombre noi stessi". La struttura ariosa, lo snodarsi delle composizioni,rendono i versi di Lucrezia Maggi un crogiuolo di sentimenti e di riflessioni,di concetti ed emozioni, capaci di dipanarsi per fraseggi allungati,qua e là spezzati da singole e perentorie parole che reclamano un rigo esclusivo,al fine di divenire segnali,pause,affermazioni,dalle quali collegare lo stile colloquiale,a volte intimista che personalizza l'afflato e la scansione epifanica,lasciando alla magia poetica di universalizzarsi nella mente e nell'intelligenza del lettore. La luce c'è e si vede,non abbaglia,ma si alterna con le ombre,per contenere quella sfida che Cosimo Argentina ha brillantemente individuato nella sua intelligente postfazione. Di rilievo appare la poesia "Le tue labbra",dove seduzione e pathos erotico,languidamente ritrovano equilibrio e lucidità formale,piacere sensuale e sottile gioco sapiente

"di quel nido dischiuso"
Recensione del critico e poeta, Giovanni Amodio, 10 Ottobre 2009
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Premio Letterario Internazionale Surrentum, 2010
Finalista

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