Il Signore non aveva previsto la ci-o-due
di Pierpaolo Garibaldi
ISBN: 978-88-6096-461-8
Formato: Rilegato
Genere: Attualità e riflessioni
Anno: 2009 - Mese: novembre
Pagine: 144

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Sintesi

Sole, luna, nucleo, crogiolo bollente sono le quattro fonti di energia che il Signore ha consegnato all’uomo quando l’ha fatto padrone della Terra lasciandogli la libertà di sfruttare queste fonti primarie a suo piacimento. Per migliaia di generazioni l’uomo ha utilizzato tali fonti e ha vissuto in perfetto equilibrio con la natura.
Negli ultimi cento anni l’uomo ha scoperto le fonti fossili, che hanno impigrito il cervello di molti e riempito le tasche di pochi. Le fonti fossili ora presentano il conto. La ci-o-due sta avvelenando la Terra. Disastri ambientali irreversibili sono dietro l’uscio. Ma la Terra può ancora essere salvata, a patto che le 193 nazioni decidano tutte assieme di riprendere il piano originario progettato dal Signore. Cervelli giusti, per far presto e bene, ce ne sono a sufficienza se li sapremo cercare.

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GIOVANNI NIGRO, 5  febbraio  2010  00:00
Mi sono chiesto tante volte come mai certi virus o batteri siano tanto stupidi da uccidere il proprio ospite, a costo di suicidarsi. Pierpaolo Garibaldi me lo ha spiegato nel suo Il Signore non aveva previsto la CI –O-DUE: è proprio quello che stanno facendo gli uomini con la Terra, non perché troppo stupidi, ma perché troppo avidi. Delle tante fonti di energia disponibili privilegiano la più facile e più lucrativa, che è però anche la più inquinante. Non è la maledizione del progresso, quindi, che sta surriscaldando il nostro pianeta: la maledizione siamo noi. Ho letto tanti articoli sulla minaccia che incombe, ma non mi sono sentito mai così informato e coinvolto: Garibaldi non ci fornisce una semplice panoramica aneddotica delle fonti di energia che potremmo utilizzare, ma una rassegna completa e scientifica, sorprendente e credibile. La sorpresa più grande: non siamo così progrediti come credevamo, o come potremmo essere se non lesinassimo alle fonti più pulite i mezzi e gli ingegni necessari a renderle più convenienti. Le proposte non mancano. All’inizio mi sono meravigliato che Garibaldi non adottasse per il suo libro lo stile profetico adeguato all’Apocalisse che ci stiamo preparando, ma piuttosto un tono sorridente, a metà tra favoletta e ironia, ed a noi decidere quale. Poi ho compreso che la sua intenzione non era quella di scrivere l’ennesimo trattato sull’inquinamento per i curiosi e per i dotti, ma di rendere accessibile a chiunque un messaggio urgente e ineludibile: i nostri governanti non sapranno resistere alle pressioni e alle lusinghe dei pochi che continuano a guadagnare con il petrolio, finché i moltissimi, cioè noi, che stanno lasciando derubare sé stessi e i propri figli del loro futuro, anzi del futuro della specie, non si sveglieranno per pretendere la difesa della Terra. La miriade di associazioni ambientaliste che dovrebbero farci da portavoce e amplificatori non ha ricevuto questo libro?
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