Palamiti per versi e parole dispersi nel mare del tempo
di Marco Raiti
ISBN: 978-88-6096-276-8
Formato: Rilegato
Genere: Poesie
Anno: 2010 - Mese: gennaio
Pagine: 110

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Sintesi

Si giunge, nella vita, ad un’età (credo variabile per ciascuno di noi) in cui si sente il bisogno di fare dei bilanci. Tirare delle somme algebriche tra le cose fatte e quelle non fatte, o, anche tra le cose positive e quelle negative.
Nel corso della nostra esistenza, se essa non è troppo breve, è probabile poter fare più di un bilancio fino purtroppo a giungere all’ultimo, quello definitivo.
Io, superato in modo fisicamente egregio la cinquantina (per ora, facendo i debiti scongiuri, non posso certo lamentarmi), ho sentito fortemente questo bisogno sperando comunque di non fare l’ultimo.
Ad essere onesto, confesso che più volte nella mia vita ho analizzato il passato con tutte le decisioni prese e le conseguenze delle stesse, nonché le circostanze inevitabili che hanno condizionato il mio cammino, però, questa volta, ho sentito la necessità di far seguire determinate azioni alle mie amare valutazioni.
Purtroppo ho parlato di amarezza nelle valutazioni generali della mia esistenza e, se non intendo annoiarvi elencando ed argomentando le delusioni della mia sfera privata (dove comunque rimane la grande gratificazione di aver centrato il principale obiettivo della vita che è quello di aver procreato e di essere diventato un padre), confesso di essere molto insoddisfatto anche per la mia attività artistica.
Ho la presunzione di parlare di attività artistica perché, al di là di qualsiasi valutazione obiettiva che si può esprimere su ciò che leggerete più avanti, io ho tentato di esprimere le vere e forti sensazioni provate con l’unico mezzo che ritengo a me consono: la parola scritta.
La mia è stata una continua ricerca nel tempo atta a trovare il modo più conforme ad esprimere le emozioni provate. Consapevole dell’impossibilità di poter trasmettere le sensazioni in modo telepatico, e cioè perfettamente identiche a come sono provate nella loro generazione, ho tentato di esprimerle con parole e frasi, con pause e ritmi che comunque potessero salvaguardare il più possibile l’integrità dell’ispirazione.
Per me l’arte si identifica con il completamento di tre tappe esenziali del messaggio artistico. La prima di queste, quella che comunemente si definisce ispirazione, è quella in cui l’artista prova la sensazione o l’insieme di tante di queste (in realtà tutte le persone e non solo gli artisti provano emozioni più o meno forti). Il secondo fondamentale punto dell’itinerario del messaggio artistico è la creazione del mezzo portante il nocciolo delle emozioni. Nella pittura o nella scultura è la raffigurazione visiva del quadro o dell’opera scolpita. Nella musica si realizza con la composizione di melodie, sinfonie o ritmi che giungono direttamente all’animo dell’ascoltatore. Nella poesia, che è la forma artistica che più mi coinvolge, si tenta di trasmettere le sensazioni provate con parole pause ritmi e rime. Per cui rimane determinante non solo il significato etimologico delle frasi con cui si cerca di comunicare immagini, sequenze di filmati, suoni e perfino odori, ma anche una musicalità che possa accompagnare il messaggio più direttamente all’animo dell’ascoltatore; tanto da farmi considerare più appropriata la forma parlata, cioè la recitazione della poesia stessa.

Sono nato a La Spezia l’8 giugno 1955, e mi interesso di poesia e di letteratura in genere dall’età di tredici anni.
Dal 1983 ho cominciato a partecipare ai concorsi letterari, ottenendo piazzamenti e riconoscimenti in alcuni di essi. Per tutti cito il secondo e il quarto posto in due diverse edizioni del Premio Letterario Internazionale Trofeo Dell’altipiano.
Nell’anno 1985 ventuno mie poesie sono state pubblicate nel IX volume della collana: Spazio a chi sa scrivere “Spiragli 8”.
Nel 1984 e nel 1985 due mie poesie sono state inserite rispettivamente nell’ottavo e nel nono volume “Antologia di Poesia Premio Nazionale di Letteratura Città di La Spezia”. Nel 1987, insieme ad alcuni miei amici, ed in collaborazione con L’Assessorato Pubblica Istruzione del Comune di Lerici, ho realizzato la nascita di un nuovo periodico culturale locale “All’ombra del castello”. Nel maggio del 1997, ho partecipato al Premio Pioltello, curato dalla Casa Editrice Laura Rangoni, in cui sono stato premiato come finalista nella sezione Poesia singola e in quella di Narrativa singola. Nel luglio 2006 ho pubblicato sei poesie nell’antologia di “Versi nel vento”, a cura di Ivana Federici. A gennaio del 2007 la mia poesia “Il giorno del trapasso” è stata inserita nell’antologia del premio letterario “Io Scrivo” a cura di Perrone editore. Nel gennaio del corrente anno due miei racconti brevi “Scelta drammatica” e “La stanza dei ricordi” sono stati selezionati come finalisti del concorso letterario nazionale “Premio Letterario - Emozioni in bianco e nero. Fiabe, Poesie, Racconti, Storie di carta”. Nello stesso mese ho pubblicato insiemi a altri 9 poeti l’antologia “I magnifici dieci” a cura di Vitale Edizioni e con la prefazione di Silvia Denti. Nell’opera sono presente con quindici poesie.
Sono impiegato in una piccola azienda e la letteratura rappresenta per me un hobby per cui nutro un amore ben più grande di quello che si può avere per un semplice passatempo. Vivo la poesia come una continua ricerca nel tempo, nel tentativo di raggiungere quell’espressione che possa appagare le esigenze del mio intimo. M’impegno, in una altrettanta perpetua ricerca, per riuscire a raggiungere un modello di prosa fluida e naturale, priva cioè di preziosismi lessicali e artifici.

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